La consociata compie 10 anni e avvia la costruzione di un terzo stabilimento nel nord del paese.

Lo scorso 10 dicembre Mapei India, la consociata indiana del Gruppo, ha eseguito il tradizionale rito “Bhoomi Pooja” e la cerimonia di posa della prima pietra del suo nuovo stabilimento produttivo a Kosi, a circa 100 km da Agra e 140 km a sud di New Delhi, nello stato dell’Uttar Pradesh. Il “Bhoomi Pooja” è un rituale indiano che precede l’avvio delle operazioni in un grande cantiere di costruzione, con l’intento di espellere tutte le influenze negative dal terreno e propiziare il completamento dei lavori. Si tratta del terzo stabilimento della consociata indiana, dopo quelli di Bangalore (operativo dal 2012) nel Karnataka, nel sud del Paese, e di Vadodara, aperto nel 2016 nello Stato del Gujarat, nell’India nord-occidentale.

L’impianto produttivo di Kosi ha una posizione strategica perché è ben collegato a grandi città indiane del nord del Paese, come Mathura, Agra e New Delhi, da importanti arterie stradali e ferroviarie. Questa nuova unità produttiva permetterà a Mapei India di soddisfare le domande del mercato locale, velocizzando il rifornimento di prodotti per edilizia per i clienti nel nord del Paese.

 

I PRIMI 10 ANNI…

In effetti Mapei India vanta già una storia di tutto rispetto: la consociata è stata fondata a inizio 2011, con sede a Bangalore, nello stato del Karnataka, allo scopo di offrire prodotti innovativi e altamente tecnologici al mercato indiano.

Il prossimo 4 marzo saranno quindi dieci anni da quando Mapei India ha iniziato a operare sul mercato locale. In quest’arco di tempo la società ha accumulato svariati successi: la crescita costante del fatturato, che nel 2020 ha raggiunto i 16,5 milioni di euro; delle risorse umane, che oggi sono 246; delle strutture (oltre agli stabilimenti, la consociata dispone di uffici commerciali a New Delhi, Bangalore, Mumbai e Pune); delle soluzioni offerte al mercato delle costruzioni locale: additivi per calcestruzzo e di macinazione, impermeabilizzanti, soluzioni per il rispristino del calcestruzzo e rinforzo strutturale, sistemi per pavimenti cementizi e in resina, prodotti per la posa di ceramica, materiali lapidei e resilienti (inclusi quelli per le superfici sportive), sigillanti e soluzioni per le costruzioni in sotterraneo. Inoltre Mapei India si è distinta sul mercato locale per il contributo offerto, in termini di prodotti e tecnologie, a importanti opere realizzate nel Paese (l’Aeroporto Internazionale di Mumbai, il J.W. Marriott Hotel di Pune, la Statua dell’Unità a Kevadia, nel Gujarat, il velodromo di Guwahati e vari tunnel strategici), oltre che per una forza vendita qualificata e per il suo dipartimento di Assistenza Tecnica in grado di supportare architetti, imprese di costruzione, designer di interni e committenti d’opera in tutte le fasi della loro attività.

 

...E LE PROSPETTIVE

Mapei India ha intenzione di proseguire il suo percorso di crescita e successo, anche in circostanze che ultimamente si sono dimostrate poco favorevoli. L’India è infatti uno dei Paesi al mondo più colpiti dalla pandemia causata dal Covid-19. Le misure di contenimento hanno provocato una contrazione della domanda interna, il calo della produzione e quello degli investimenti. Pesanti le ripercussioni a livello economico. Il Fondo Monetario Internazionale stima un calo dell'8% del Pil nel 2020 con una risalita dell'11,5% nel 2021 e del 6,8% nel 2022. La caduta dell’anno scorso arriva dopo la frenata registrata nel 2019, con una crescita del Pil del 4,9% la più bassa dopo sei anni in forte rialzo.

L’economia indiana resta, comunque, una delle più dinamiche a livello mondiale. Il governo di New Delhi punta sulle infrastrutture e sulle grandi opere per dare un’ulteriore spinta. Nei mesi scorsi, infatti, è stato varato il Nip (National infrastructure pipeline), un piano per il periodo 2020-2025 di 1.798 miliardi di dollari destinati a strade, ferrovie, settore energetico e progetti urbani. Nel complesso sono 7.438 i progetti in cantiere (1.742 quelli in fase di avvio) con l'obiettivo di sostenere la crescita e attirare i grandi investitori internazionali. Le risorse, nei piani del Ministero delle Finanze, dovrebbero arrivare per il 75% dal Governo centrale e dagli Stati federati, la quota rimanente dai privati.

Inoltre, il Primo Ministro Narendra Modi ha lanciato la campagna “Make in India” che intende facilitare gli investimenti locali e stranieri, promuovere l’innovazione, permettere lo sviluppo dei talenti locali, snellire le procedure burocratiche, semplificare i regolamenti a cui sono sottoposte le imprese, proteggere la proprietà intellettuale e realizzare, appunto, infrastrutture di supporto alle attività industriali. L’avvio delle attività di costruzione del terzo stabilimento di Mapei India rientra in questo quadro: “Siamo orgogliosi di contribuire al piano Make in India del nostro Primo Ministro con la realizzazione di questa nuova unità produttiva” ha dichiarato Abhijit Dutta, General Manager di Mapei India.

Mapei in India


3

stabilimenti: Bangalore, Vadodara e Kosi (in costruzione)

4

uffici (New Delhi, Bangalore, Mumbai e Pune).

   

246

dipendenti.

 

16,5

milioni di euro di fatturato (previsto per il 2020).

 

 
 

 
         
                 

I dati del progetto

Cantiere
statua in metallo con base e scheletro in calcestruzzo
Località
Narmada, India
Sottocategoria
SCULTURE
Costruito nel
2014
Inaugurato nel
2017
Intervento
fornitura di additivi per calcestruzzo, malte e impermeabilizzanti
Inizio e fine dei lavori
2014/2017
Tipo di intervento
Additivi per calcestruzzi, Impermeabilizzazione
Committente
Gujarat State Government
Impresa appaltatrice
Larsen & Toubro (L&T)
Progettisti
Ram V. Sutar
Coordinatore MAPEI
Bhushan Bhamre & Jaimin Patel
Tag
#mercato
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