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La storia del Biscottificio Di Leo comincia oltre 150 anni fa - nel 1860 - quando ad Altamura nasce il Forno Di Leo, che deve cuocere il pane prodotto nelle case del luogo. Negli anni ‘30 l’attività si trasforma da semplice forno a panificio, avviando e vendendo la propria produzione. Negli anni ‘50 e ‘60 viene avviata anche la produzione di biscotti e negli anni ’90 lo stabilimento si trasferisce nella zona industriale di Matera, dotandosi di macchinari di alta qualità. La società, diventata nel frattempo Di Leo SpA, diventa terzista per importanti industrie alimentari, oltre che produttore di biscotti a marchio.

La storia del Biscottificio Di Leo comincia oltre 150 anni fa - nel 1860 - quando ad Altamura nasce il Forno Di Leo, che deve cuocere il pane prodotto nelle case del luogo. Negli anni ‘30 l’attività si trasforma da semplice forno a panificio, avviando e vendendo la propria produzione. Negli anni ‘50 e ‘60 viene avviata anche la produzione di biscotti e negli anni ’90 lo stabilimento si trasferisce nella zona industriale di Matera, dotandosi di macchinari di alta qualità. La società, diventata nel frattempo Di Leo SpA, diventa terzista per importanti industrie alimentari, oltre che produttore di biscotti a marchio.

Da allora la sede produttiva di Matera produce e commercializza una vasta gamma di prodotti da forno che vanno dai biscotti tradizionali ai frollini con importanti proprietà nutrizionali. La Di Leo è oggi l’ottava marca di biscotti in Italia per vendite a volume e ha ottenuto le certificazioni ISO 22000-ISO 14001-IFS, che attestano la qualità dell’organizzazione; inoltre è stata una delle prime imprese del meridione italiano ad aver ottenuto la BRC Global Standard Food, prestigiosa certificazione inglese di qualità, specifica del settore alimentare, nella categoria “A”, massimo riconoscimento ottenibile.

 

L’IMPORTANZA DI ESSERE RESPONSABILI
Il Biscottificio Di Leo ha sempre partecipato attivamente alla vita della società. Sin dal 2014, quando Matera si è candidata a diventare Capitale della Cultura 2019, la Di Leo non ha fatto mancare il suo sostegno aderendo al Comitato Matera 2019; ha poi dato il suo supporto attraverso una campagna stampa sul Sole 24 Ore, promuovendo il concorso “Racconta il buono di Matera” nelle scuole secondarie, organizzando tavole rotonde con gli amministratori locali e sfornando per l’occasione i Caveosi, biscotti che prendono il nome proprio dall’omonimo Sasso.

 

Nel 2016, dopo la decisione di eliminare l’olio di palma da tutti i propri prodotti, Pietro Di Leo ha voluto sostenere un’altra causa: la salvaguardia e la tutela degli oranghi con il progetto “All’orango io ci tengo”. Realizzata con l’associazione per la conservazione ambientale forPlanet onlus e in collaborazione con Sos-Sumatran Orangutang Society, l’iniziativa aveva tre obiettivi: salvare e reintrodurre in natura 15 oranghi, recuperare un ettaro del loro habitat attraverso la piantumazione di mille alberi e favorire la conservazione a lungo termine delle foreste pluviali primitive di Sumatra. Per farlo, dall’ottobre 2016 all’ottobre 2017, la Di Leo ha destinato l’1% del ricavato dalla vendita dei biscotti Fattincasa - realizzati solo con olio di mais - alla realizzazione del progetto. La scelta di operare a Sumatra è legata proprio al fatto che la Di Leo non utilizza più per i suoi biscotti l’olio di palma: la deforestazione incontrollata della foresta per piantare palme da olio ha infatti devastato l’isola, compromettendo l’habitat degli oranghi.

La Di Leo ha voluto inoltre ribadire il suo impegno nella responsabilità sociale aderendo alla Fondazione Sodalitas, la prima realtà italiana a promuovere la sostenibilità d’impresa nel nostro Paese. 

 

DURABILITÀ E RESISTENZA PER PAVIMENTI E FINITURE
La Di Leo, che oggi conta oltre 40 dipendenti e dispone di uno stabilimento di circa 18.000 m2 , era interessata alla riqualificazione della propria struttura produttiva. Ha così preso il via un intervento che ha comportato il recupero del calcestruzzo, la finitura finale delle superfici esterne e la manutenzione straordinaria  della pavimentazione industriale all’interno dell’area di produzione.

L'INTERVENTO SUL CALCESTRUZZO
L’intervento di recupero del calcestruzzo è iniziato con il trattamento dei ferri di armatura, che sono stati portati allo scoperto, puliti dalla ruggine e passivati con la malta cementizia monocomponente MAPEFER 1K, che previene i fenomeni di corrosione.

Si è poi proceduto con la ricostruzione e la regolarizzazione delle superfici in calcestruzzo, utilizzando PLANITOP RASA & RIPARA, malta cementizia tissotropica di classe R2, fibrorinforzata a presa rapida e a ritiro compensato, per il ripristino e la rasatura del calcestruzzo. In alcune zone è stata preferita l’applicazione della malta cementizia tissotropica strutturale di classe R4 PLANITOP RASA & RIPARA R4.

GIUNTI E SIGILLANTI
A supporto asciutto è stato svolto un accurato trattamento dei giunti utilizzando prodotti specifici:

• PRIMER AS, primer monocomponente trasparente per superfici assorbenti, ideale nel caso in cui i giunti, dopo la sigillatura, siano sottoposti a prolungati contatti con liquidi o siano soggetti a forti sollecitazioni meccaniche (oggi sostituito con l’equivalente PRIMER A);

• il cordoncino in polietilene a cellule chiuse MAPEFOAM, da inserire nel giunto per regolarne la profondità e sul quale è stato estruso il sigillante e adesivo poliuretanico MAPEFLEX PU45 (oggi sostituito da MAPEFLEX PU45 FT);

• il sigillante poliuretanico a basso modulo elastico, verniciabile e con movimenti fino al 25% MAPEFLEX PU40.

 

UNA NUOVA PAVIMENTAZIONE
Per quanto riguarda la pavimentazione interna dello stabilimento, si è scelto di utilizzare MAPEFLOOR SYSTEM 32, rivestimento epossidico multistrato senza solventi, in spessore medio da 3 a 3,5 mm. Questo sistema incontrava le richieste del cliente, che chiedeva una pavimentazione in grado di offrire durabilità nel tempo con elevata resistenza all’usura e all’abrasione causata dal calpestio e dai frequenti lavaggi, effetto antisdrucciolo, velocità di applicazione e facilità di pulizia.

L’intervento è iniziato con la preparazione meccanica del supporto mediante l’utilizzo di macchina pallinatrice. Successivamente, utilizzando l’adesivo epossidico EPORIP, sono stati riparati i difetti come buchi, vaiolature e fessurazioni. Si è proceduto pertanto all’applicazione di MAPEFLOOR SYSTEM 32, iniziando da una mano di PRIMER SN, steso in maniera omogenea su tutta la superficie e spolverato a rifiuto, fresco su fresco, con QUARZO 0,5. A indurimento avvenuto di PRIMER SN, la sabbia in eccesso è stata rimossa con aspirapolvere industriale. È stato poi applicato uno strato intermedio con il formulato epossidico bicomponente MAPEFLOOR I 300 SL, colorato con MAPECOLOR PASTE e applicato in maniera omogenea su tutta la superficie con una racla liscia. Sul prodotto ancora fresco si è proceduto allo spolvero a rifiuto di QUARZO 0,5 e, dopo l’indurimento di MAPEFLOOR I 300 SL, si è proceduto alla rimozione del quarzo in eccesso. Lo strato finale colorato di MAPEFLOOR I 300 SL è stato caricato con QUARZO 0,25 e steso mediante l’utilizzo di rullo a pelo medio, fino a ottenere una superficie continua, esente da difetti.

FINITURA DELLE SUPERFICI ESTERNE
Infine, per la protezione e la decorazione degli esterni dello stabilimento (su una superficie complessiva di 7.000 m2), il progettista ha scelto una base in colore bianco interrotta da riquadri nei colori aziendali arancio e rosso. Dopo la primerizzazione con il fondo pigmentato uniformante QUARZOLITE BASE COAT, a base di resine acriliche in dispersione acquosa, è stata applicata la pittura monocomponente a base di resine acriliche ELASTOCOLOR PITTURA che, dopo il completo asciugamento, forma un rivestimento elastico, impermeabile all’acqua e agli agenti aggressivi presenti nell’atmosfera.

 

I dati del progetto

Cantiere
rifacimento pavimento interno e facciate esterne
Località
Matera, Italia
Sottocategoria
INDUSTRIA
Costruito nel
1990
Inaugurato nel
1990
Intervento
fornitura di prodotti per il recupero del calcestruzzo, la realizzazione delle pavimentazioni in resina e la finitura delle superfici esterne
Inizio e fine dei lavori
2012/2016
Tipo di intervento
Pavimentazioni in resina e a base cementizia
Committente
Pietro Di Leo
Impresa appaltatrice
EDIL ALTAMURA
Imprese esecutrici
Edil Tecno Group (Altamura)
Progettisti
ing. Nicola Lomurno
Specialisti coinvolti nei lavori
ing. Nicola Lomurno
Distributore MAPEI
Edil Loperfido
Credits
Franco Dragone (Mapei SpA)
Direttore lavori
ING. NICOLA LOMURNO
Coordinatore MAPEI
Daniele D’Ippolito, Franco Dragone, Achille Carcagnì, Michele Cannarile (Mapei SpA)
Altro
Realizzazione di un ciclo di ripristino idoneo per il trattamento dei calcestruzzi.
Dopo aver verificato i supporti, effettuato dei campioni in loco, trattati i ferri con il Mapefer 1K si è optato per la malta Planitop Rasa & Ripara, grazie alla facilità di lavorazione e rapidità di stagionatura.
È stato inoltre svolto un lavoro certosino sul trattamento dei giunti fra i vari elementi prefabbricati, trattando i supporti con il Mapefoam, Primer AS e Mapeflex PU 40/45.
Per la protezione ed il decoro dei prospetti è stato invece scelto il fondo pigmentato Quarzolite Basecoat ed Elastocolor Pittura con un bianco di fondo interrotto da riquadri Arancio/Rossi richiamanti i colori sociali.
Tag
#pavimenti
Foto e Video Gallery
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Linee di prodotto
Finiture murali colorate e protettive
Prodotti per l'edilizia
Prodotti per pavimentazioni cementizie e in resina
Sigillanti ed adesivi elastici
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